Il Pinocchio di Madè a Santa Cita a Palermo (VIDEO)

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Il “PINOCCHIO un naso lungo 140 anni di Madé” sarà in mostra dal 10 Dicembre al 9 Gennaio 2023 all’Oratorio di Santa Cita in via Valverde 3 a Palermo affettuosamente accordatogli da Don Giuseppe Bucaro, direttore dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Palermo.

“Il mio Pinocchio è una sorta di Ulisside che compie un viaggio metaforico tra i nove capoluoghi di provincia della nostra Isola, incontrando personaggi storici e mitologici e narrando di tragedie e di fatti positivi della nostra Terra, poi ci sono alcune opere particolari che fanno denuncia contro l’abbandono degli animali, contro la violenza in genere e contro l’uso delle armi e poi, l’incontro magico di Pinocchio, come ho accennato in precedenza, con il mito della Ferrari, simbolo dello Italian Style nel mondo – spiega Madè

Occasione unica per potere ammirare le opere del Maestro Pippo Madé che che come dice il maestro raccontano attraverso il popolare personaggio di Collodi le storie dei 9 Comuni della Sicilia da quando era un conteso ciocco di legno fra due falegnami, uno dei quali proprio Geppetto, ed un omaggio a quella Ferrari sempre nel cuore degli sportivi italiani e dell’autore prima di vedere nell’ultima opera Pinocchio trasformatosi bambino in carne ed ossa che ammira il meraviglioso e cangiante mare siciliano con accanto i mostri delle ville di Bagheria.

Una mostra unica nel suo genere , perché ha saputo essere perfetto ed originale e come sempre mette in evidenza la meravigliosa capacità di Pippo Madè di disegnare e poi trasformare con colori e luci in quadri le sue opere fin dai tempi del “NO alla violenza” dimostrando anche di essere un ottimo cronista della storia.

Quadri che diventano anche racconti, ed in questo caso, del burattino Pinocchio che si cala nelle bellezze naturali ed architettoniche  ed in alcuni momenti storici di un’isola magica e ricca di storia, tradizioni e cultura qual’é la Sicilia che Dio ha voluto collocare in mezzo al Mediterraneo, in mezzo a quello che era il centro del mondo di quei tempi e forse il vero centro del mondo anche oggi e di cui proprio Pippo Madè è stato uno dei cuntori-pittori più entusiasmanti e precisi di sempre e lasciatemi ricordare la Cornucopia di Madé che la rappresenta in maniera straordinaria in un’opera tanto fantastica e bella da vedere quanto reale .

La prima Mostra di Pinocchio a Palermo risale al 2002 nel “Centro Paolo Borsellino” , la mostra venne inaugurata dalla cara signora Agnese Borsellino, poi a Monreale, a Santo Stefano di Camastra, al Castello Carini, a Castellamare del Golfo, poi in Polonia a Varsavia, Cracovia e Bielsko  Biala , nel Parco di Pinocchio gestito dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, quindi a Firenze e Narni. Poi a Palermo presso la Caserma Bonsignore ed infine a Modena.

La Mostra è stata curata dall’Associazione Festina lente e Rosario Lo Cicero Madé con la fotografia di Claudia Scavone .

Alla mostra presente anche la moglie , la cara Savoia che ha condiviso la vita di Pippo Madé fin da giovanissima , quando saliva sulla motoretta ed abbracciata a lui, andavano ad ammirare il mare di Mondello felici del loro amore che vive forte ancora oggi come allora.

Nel video una nostra intervista realizzata a Santa Cita dove è proprio l’autore , il maestro Pippo Madé, a raccontare e commentare tutte le sue opere su Pinocchio dalla prima all’ultima che ricordiamo, rappresentando Bagheria, vuole essere un omaggio al suo amico Renato Guttuso.

Superfluo sottolineare che , vista l’eccezionalità dell’evento, non potrete non approfittare dell’occasione per andare ad ammirare le opere di Pippo Madè che viste dal vivo avranno un’altra magia rispetto a quelle che possono essere le immagini televisive. Andate a visitare la mostra e ne uscirete più ricchi !!!

Pippo Madè :“Il mio pensiero va al mio indimenticabile Maestro Renato Guttuso che fu, alla fine degli anni ’70, dopo aver visto in anteprima le mie opere dedicate a Pinocchio, l’ispiratore massimo di questo successo; al caro amico Tommaso Romano che ha curato la presentazione in catalogo, alla memoria del caro Piero Adorno, oggi rappresentato dalla consorte Adriana Mastrangelo, a Eliana Boschetti e anche, se mi è consentito, al Responsabile Unico del Procedimento, l’Architetto Alessandra Di Caro, la quale, incaricata dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, tanto si è spesa per la riuscita dell’evento”.